Oggi si parla molto di sostenibilità ambientale, tanto che il progetto avanzato dalla Comunità Europea con il trattato di Strasburgo del 14 gennaio 2020, supportato da un ingente piano economico di investimenti, è il più ambizioso tra tutti i continenti: arrivare entro il 2050 a emissioni zero di elementi inquinanti.
È un traguardo terribilmente ambizioso e non è prevedibile se potrà realmente essere raggiunto, ma come per tutti gli obiettivi, dovremmo impegnarci e contribuire con tutte le nostre forze per raggiungerlo. Molto dipenderà dalle volontà politiche globali, ma nel nostro piccolo possiamo contribuire nel limite delle nostre possibilità, come persone e come aziende.

Prato: Innovazione e Tradizione nel Tessile
Prato, con il suo ingegno e la voglia di fare, ha da sempre sfruttato gli scarti tessili pre e post consumo per ricreare filati e tessuti di alto livello.
Negli anni '30, quando il costo delle materie prime era proibitivo, Prato ha iniziato a utilizzare scarti tessili per necessità.
Successivamente, grazie alla tecnologia e all'esperienza acquisita, ha contribuito negli anni ad eliminare tonnellate di scarti che altrimenti sarebbero stati inceneriti, riducendo così notevolmente le emissioni di particelle inquinanti.

L'Arte della Cernita e del Riciclo
Vogliamo far capire come la paziente opera della cernita degli scarti tessili riesca a far rinascere un prodotto in qualcosa di unico.
La dedizione e l’esperienza nell’individuazione delle diverse fibre al tatto, alla prova della fiamma e all’aspetto, appartengono a quelle persone che, con dedizione, hanno toccato con mano tonnellate di materiali tessili provenienti da tutto il mondo. Li hanno ripuliti, selezionati e resi recuperabili con apposite lavorazioni suppletive per restituirli al ciclo produttivo.

Una forza lavoro sempre più rara, nata nel passato quando i ragazzi aiutavano i familiari a selezionare gli stracci nei garage di casa. Questo contesto familiare ha formato la forza del Tessile di Prato, che oggi ha perso vigore e peso nel contesto della politica globalizzata.
La Fase di Cernita
La cernita raccoglie tutti gli scarti tessili indistintamente, da quelli pre-consumo a quelli post-consumo.
Gli scarti pre-consumo sono quelli che non possono essere reimmessi nel ciclo produttivo senza una preventiva selezione o lavorazione per renderli nuovamente lavorabili.
Gli scarti post-consumo derivano dalla raccolta di indumenti e tessili usati e gettati.
La cernita suddivide gli scarti tessili in diverse categorie:
Fibre naturali
Artificiali
Sintetiche
Miste
Per colore
Scarto vero
Le prime cinque categorie, una volta classificate, subiscono lavorazioni meccaniche (tagliatura, sfioccatura, garnettatura, battitura) e chimiche (lavaggio, carbonizzazione, tintura, depigmentazione) per essere riutilizzate nella filatura.
Le fibre ottenute possono essere utilizzate pure o mescolate con fibre nuove, seguendo il ciclo di cardatura, pettinatura e filatura fino alla realizzazione del capo finito.
Lo scarto vero, invece, viene sottoposto a tagliatura, macinazione e sfilacciatura, e successivamente a processi come compattazione, depolimerizzazione, pirolisi ed estrazione di sostanze organiche e oleose, per essere riutilizzato in altri ambiti.

L'Impegno per un Futuro Sostenibile
È dovere di ogni artigiano affinare le tecniche di riciclo e riutilizzo degli scarti tessili, indipendentemente dalla certificazione. Questo non solo riduce gli sprechi, ma pone le basi per un futuro più sostenibile.
Note:
Leader Tops : Produzione di tops riciclato 100% proveniente da scarto primario : Kg 58.000 destinato ad impiego di filati da maglieria. Anno di riferimento: 2023.
Il nostro impegno è contribuire a un mondo più sostenibile, garantendo un futuro migliore per le nuove generazioni.
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